venerdì 23 agosto 2013

Droga ( Osho)

DROGA. (Osho)
Le droghe possono provocare un cambiamento chimico temporaneo. Possono farti sentire un grande benessere, una maggiore intensità di vita, più colore nel mondo. Ma dura solo poche ore, dopo ricadi a terra con un tonfo, e la vita ti sembra ancora più miserabile, perché ora hai un termine di paragone.
Le droghe non possono raggiungere la coscienza. Possono solo raggiungere la mente. Non hanno niente a che fare con la meditazione.
La meditazione arriva alla consapevolezza. È uno stato di non-mente. E le droghe invece, arrivano solo fino alla mente, e ti danno euforia, bei sogni, fantasie che sembrano reali.
Così, quando la gente ti dice che ha sperimentato tante belle cose, ti senti triste. Tu hai continuato a meditare e non hai sentito niente e queste persone sentono delle cose per mezzo di una sostanza chimica qualunque. Le loro esperienze non accadranno a te.
Il sentiero della droga e quello della meditazione sono completamente differenti.
Sul sentiero della meditazione, sperimenterai il silenzio; sperimenterai la gioia senza motivo; sperimenterai una luce immensa, una luminosità che nasce dal tuo centro più intimo - come se tu fossi diventato una stella. Ma queste cose avvengono solo nella parte iniziale della meditazione. Quando la meditazione cresce, tutte le esperienze cominciano a scomparire.
Lo stadio finale della meditazione è uno stato senza esperienze, il nulla puro - perché questa è la fonte dell’esistenza e questo è il luogo dove l’esistenza ritorna di continuo a rinnovarsi.
Dicono, e io sono d’accordo, che l’intero universo muore. Poi c’è il buio, tutto dorme. E poi arriva una nuova alba, di nuovo nascono i pianeti, le stelle - un nuovo ciclo di creazione. Milioni di cicli di creazione sono già avvenuti e ne avverranno ancora. La tua coscienza appartiene all’eterno, che non muore mai. Al massimo si addormenta, quando tutto l’universo muore, e ritorna, al mattino, sveglia e fresca - è l’inizio di un nuovo mondo.
Ricordati soltanto una cosa: la meditazione è l’unica chiave per tutti i segreti della vita. Quindi, entra più profondamente in meditazione e non ti preoccupare delle esperienze. Guarda quelli che prendono le droghe: vedi in loro la luce che era negli occhi di Gautama il Buddha? Vedi nei loro gesti la grazia di un Krishna? Vedi che nelle loro vite è cambiato qualcosa a causa di quelle esperienze?
Nulla è cambiato. Sono diventati più tristi, più infelici. Ora desiderano solo la droga; possono sopportare fame e digiuno, ma devono avere la droga. Stanno ingannando se stessi.
L’unico criterio per capire se un metodo è giusto, è vedere se trasforma la tua vita; se diventi più tranquillo, più amorevole, più intelligente, più consapevole.
Non lasciarti impressionare dalle esperienze di cui ti parleranno quelli che si drogano. La meditazione non riguarda le esperienze, ma lo sperimentatore. Le esperienze sono cose esterne. La meditazione riguarda te, non quello che succede a te, non quello che tu vedi - Una bella rosa - certo, sotto l’influenza della droga sembrerà più bella, più radiosa e, tuttavia, a che serve? Tu rimani la stessa persona. Il tuo cuore non fiorisce, sei morto come prima. Tranne la meditazione, non c’è nessun altro modo.

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