venerdì 18 aprile 2014

Sciamanesimo Andino, rituali

Sciamanesimo Andino, rituali

     

La Limpia del Condor

Il Condor è l'alleato per eccellenza tra gli sciamani eredi degli antichi Incas, l'animale di potere che permette allo sciamano di viaggiare nel mondo superiore e mettersi in comunicazione con gli spiriti delle montagne, gli APUs.
Il Condor crea una connessione tra questi spiriti, è il veicolo che consente allo sciamano di veicolare il potere delle alte montagne e trasmetterlo agli altri, sia per guarire dalla presenza di energia pesanti o intrusioni sia per sostituire poi queste energie con quelle leggere e luminose delle altezze.
Per richiamare il potere del condor, gli sciamani si vestono con le loro piume o portano sulle loro spalle un condor intero per facilitare la loro connessione, trasformarsi in esso e veicolare così il loro potere di guarigione.

Despacho Kuti

La forma con la quale viene preparato il Despacho Kuti è simile al Despacho Ayni. I Q'eros hanno circa 70 modi differenti per preparare il despacho a seconda degli scopi e delle circostanze. La differenza fondamentale è che il "Kuti" è finalizzato a liberare una persona da una qualche intrusione psichica o animica che l'ha colpita, oppure viene fatto anche a fini di protezione da qualche sospetta influenza negativa. "Kuti" indica la guarigione di una qualsiasi malattia, la liberazione o protezione di un danno arrecato da un'altra persona contraria o avversa, tutto ciò che riguarda il "lato sinistro", ciò che ritorna costantemente per motivi a noi oscuri. Tutto il lavoro si realizza con il Kintu, le 3 foglie di coca che rappresentano i 3 Mondi, i 3 soffi vitali.
La composizione del despacho, in termini di contenuti, varia da sciamano a sciamano anche se nel "Kuti" i vari componenti sono costituiti da prodotti neri, oscuri, con lo scopo di poterli cambiare e sanare. Lo sciamano lavora sempre con il supporto e la protezione della Pacha Mama, invocando i poteri della Natura, gli APUs, spiriti dell'alta montagna. Nel Kuti, il paziente va a trasferire nel Kintu tutte le negatività delle quali si vuole liberare e con le foglie di coca pulisce il piede sinistro a scopo di pulizia e protezione.
Lo sciamano per la preparazione del despacho chiede la collaborazione del paziente alla costruzione del pacchetto sacro: tutti gli elementi vengono presi direttamente dal paziente e passati allo sciamano che li dispone in maniera opportuna nel despacho. Posta una conchiglia nel centro si aggiungono le foglie di coca, alcune delle quali sono state preventivamente strofinate dal paziente stesso sotto i propri piedi, che vengono poi bagnate di tanto in tanto con dell'acqua profumata di fiori una volta disposte nel despacho. Tutti i componenti vegetali, minerali e animali vengono passati dal paziente allo sciamano e da quest'ultimo legati da un sottile filo di cotone (a rappresentare il legame che li vincola ancora al paziente) che li attraversa. Alla fine viene chiuso il pacchetto e passato sul corpo nudo della persona per assorbire le negatività.
Il despacho viene poi bruciato entro la mezzanotte del giorno stesso. Dopo questa forma di "limpia" lo sciamano che ha eseguito il despacho kuti esegue un altro despacho il giorno seguente per liberarsi da eventuali energie negative assorbite dal paziente. Il despacho che ha costruito col paziente e che lo ha liberato dall'intrusione viene poi portato il giorno stesso in montagna e trasmutato col fuoco.

Il Pago alla Tierra - Rituale andino

Il "Pago alla Tierra" è una cerimonia dalle radici antiche eseguita ancor oggi dagli sciamani peruviani della comunità Q'ero, diretti discendenti degli Incas, residenti nelle alte montagne dell'area del Cusco, come offerta e atto di reciprocità alla Pachamama, la Madre Terra.
L'area del Cusco (o nella lingua Quechua "Qosqo", ombelico) con la Valle Sacra costituisce un punto di riferimento per la sopravvivenza di una forte cultura sciamanica ancora caratterizzata dalla presenza di antichi rituali e cerimonie incaiche e preincaiche legata agli antichi culti agresti e pastorali di propiziazione dei raccolti, della caccia o di protezione del bestiame, di fertilità dei campi e delle donne. Oltre alla Pachamama, in qualsiasi rituale o cerimonia vengono sempre invocati gli APUs, gli spiriti delle alte vette, i geni tutelari delle alte montagne che circondano la valle del Cusco e che stabiliscono un rapporto diretto con gli sciamani.
La comunità indigena Q'ero non supera oggi le 300 famiglie che abitano una estensione di parecchi chilometri quadrati, situati tra i 3300 ed i 4800 metri di altitudine; la loro unica fonte di sostentamento è la pastorizia, costituita perlopiù da lama e vigogne, unica attività possibile in quei territori tutt'altro che ospitali. I Q'ero si considerano gli unici eredi della tradizione spirituale incaica, pronipoti di quegli sciamani-sacerdoti che si rifugiarono in quei luoghi al tempo della conquista spagnola. La comunità Q'ero è una delle poche comunità rimaste che hanno conservato più fedelmente, grazie all'isolamento dato dalla dislocazione in alta montagna, le tradizioni degli antichi Inca e quando gli occidentali scoprirono questo popolo sembrò loro di vedere ciò che facevano gli Inca più di 500 anni fa.
Uno dei principi basilari della tradizione andina è l'"Ayni", termine quechua che designa la reciprocità, ovvero l'atto del dare e del ricevere. La cerimonia del Pago alla Tierra è un atto di offerta alla Pachamama per chiedere in cambio protezione e prosperità. Lo sciamano durante la cerimonia si connette sia alla Pachamama sia agli APUs, gli spiriti delle montagne. Tutti gli APUs sono differenti così come gli esseri umani, così come il Padre Sole e la Madre Luna rappresentano aspetti differenti che sono in tutti noi. Il Cusco è un luogo privilegiato perché è circondato dai maggiori APUs, gli spiriti tutelari che risiedono sulle Montagne sacre circostanti, come l'Apu Ausangate (ndr. l'Ausangate è una delle montagne più alte e più venerate delle Ande nel sud del Perù, nell'area del Cusco). Allo spirito APU che lo abita viene dedicato un pellegrinaggio annuale, lo Qoyllulr Rit'I, che conduce migliaia di persone alle pendici della montagna per fare le proprie offerte e sacrifici e per ricevere la "benedizione" dalla montagna sacra), l'Apu Salkantay, l'Apu Pachatusan, uno dei santuari più importanti della regione del Cusco, l'APU Pikol e più lontano l'APU Machu Picchu. Tutte le montagne sacre che ci circondano sono come guardiani che proteggono e difendono le tradizioni Inca.
Durante la cerimonia del Pago si prepara la cosiddetta "Mesa". Con i termine mesa si intende sia lo spazio cerimoniale in generale sia un "pacchetto " sacro costituito da differenti pietre (cuyas) legate ed avvolte assieme in una stoffa provenienti dalle montagne sacre circostanti in modo tale che ogni "cuya" sia in relazione energetica con le altre. Tali pietre sono pietre di potere, indicate da un fulmine o da altri segnali ricevuti dagli sciamani direttamente dagli APUs delle montagne durante la loro visita.
Oltre alla Mesa, vi sono due campanelle che vengono suonate durante la cerimonia e vengono usate per richiamare la presenza di tutti gli spiriti delle montagne sacre e della terra oppure, in una operazione di guarigione, le anime delle persone. Le due campane hanno due suoni diversi e rappresentano gli aspetti maschili e femminili.
L'elemento fondamentale che viene preparato durante la cerimonia è il "Despacho", una offerta alla Pachamama il cui elemento principale è costituito dalle foglie di coca (o meglio, il "Kintù", una composizione di tre foglie di coca rappresentazione dei tre mondi, il mondo superiore, intermedio o terreno e inferiore), alle quali si possono aggiungere una serie innumerevole di alimenti o persino oggetti, pietre, conchiglie ed altro.
Normalmente si parte disponendo centralmente una conchiglia marina, rappresentante del "centro" (il "Qorikancha", l'ombelico del monto della tradizione Inca), ed attorno, invocando ciascun APU o Pukara, si dispongono seguendo una ripartizione in quattro quadranti (a ricordo delle quattro regioni che costituivano il regno del Tawantinsuyo nel periodo Inca) ed in senso antiorario dodici "Kintù". Un'altra forma di orientare i "Kintù" nel Despacho considera il semplice orientamento destra (paña) e sinistra (lloqe). Di seguito tutti gli altri elementi che si pongono nel despacho come i migliori frutti raccolti, i migliori semi, il grasso di lama (a rappresentare l'abbondanza) o un feto di lama (se la Madre Terra necessita un sacrificio completo, oggi compiuto in caso di aborto spontaneo dell'animale), biscotti, confetti, soldi ed altro vengono posti sempre a coppie e alla fine si pongono come gesto propiziatorio dei fiori colorati (bianco a richiamare la purezza delle nevi perenni, rossi la madre terra, giallo la prosperità).
Il Despacho è una forma di offerta che meglio di altre mostra il concetto di reciprocità con la Madre Terra, aspetto sempre presente nella cultura tradizionale di questo popolo, ed anche di "riunire il disperso", un riportare l'ordine nel disordine, il ritorno al cosmos dal caos. Il Despacho una volta costruito è ben equilibrato in tutti i suoi aspetti, nel rapporto con i vari elementi, nella loro dislocazione nello spazio, nel rapporto tra maschile e femminile. A tal proposito il Despacho viene completato ponendo un filo d'oro e d'argento sulla superficie, richiamo delle due energie maschile e femminile ma anche a non dimenticare la Via. La sua struttura finale ricorda al contempo la stessa geografia sacra che gli antichi Inka seguirono durante il rito di fondazione del Qosqo, è una sorta di richiamo mitico di quanto avvenne ab-origine durante la fondazione della città.
Altro aspetto importante è la trilogia rappresentata dal "kintu". I tre mondi sono i mondi che gli sciamani possono visitare durante i loro viaggi in uno stato non ordinario di coscienza, e tali mondi sono rappresentato dai tre animali di potere che si ritrovano sempre nella cultura andina: il Condor per il mondo superiore, il Puma per il mondo di mezzo ed il Serpente per il mondo inferiore. Tramite il Condor gli sciamani si connettono con il mondo superiore (Hanan Pacha), il suo bianco collare richiama le nevi perenni ed il Condor aiuta anche nel passaggio nell'aldilà al momento della morte. Tramite il Puma (ma anche l'Orso, il Lama o l'Alpaca) gli sciamani viaggiano nel mondo di mezzo (Kay Pacha). Nel mondo inferiore ("Uku Pacha") sarà il Serpente ad accompagnare lo sciamano nel suo viaggio. Si fa notare come per questa tradizione nel mondo inferiore gli sciamani collocano anche il regno dei morti o dei bambini mai nati.
Terminato il Despacho viene chiuso il pacchetto e poi utilizzato per una operazione di "limpia" su tutto il corpo, una pulizia spirituale per liberare e guarire le persone da tutte le energie pesanti (jucha) per poi essere bruciato cerimonialmente. Di seguito viene passata sul corpo la "Mesa", il pacchetto sacro composto dalle pietre donate dagli APUs, per donare e trasferire l'energia fine, leggera (samy) con la sua carica di protezione e potere trasmessa dagli spiriti delle altezze.Non si può imbrigliare il vento!

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