venerdì 18 aprile 2014

SCIAMANESIMO

INTRODUZIONE
Il corso di Terapia Sciamanica si propone di indagare il mondo delle energie sottili espandendo la percezione interna, i corpo sognante eterico e le esperienze di exomatosi (uscita dal corpo fisico).
Tramite lo stato di Trance ritroviamo la luce e lo splendore della nostra aura e ristabiliamo i flussi energetici che ci portano alla salute e alla libertà .
Gli strumenti terapeutici sciamanici sono dunque principalmente energetici anche quando si avvalgono del supporto di oggetti fisici, e noi stessi siamo il principale strumento da purificare e amplificare. Lo sciamano è anche un guerriero perennemente in lotta contro le debolezze del proprio io, contro quel senso di importanza personale che tenta di manipolare le energie a proprio vantaggio. Lo sciamano è anche perennemente il lotta contro le energie nere della distruzione e dell'egoismo che agiscono nel mondo mettendo a repentaglio la sua stessa vita, consapevole però del trionfo della Pura Luce sul nulla.
Lo sciamano tende a superare il senso di drammaticità e a esprimere la gioia e la giocosità, consapevole dell'illusoria qualità di questa rappresentazione terrestre cui tutti partecipiamo.
LA VIA DELL'UOMO MEDICINA
La nostra via è quella dell'uomo medicina. L'uomo è esso stesso la sua medicina ed è medicina per i malati. Nell'era arcaica dell'umanità lo sciamano era un uomo di medicina per i componenti della tribù ma anche per gli animali, per i campi, per il raccolto e per la terra.
Lo sciamano è dunque sostanzialmente un curatore. Non è un mago nè un sacerdote, combatte le interferenze magiche, gli influssi de energia negativa, non pratica le arti magiche né per danneggiare né per favorire nessuno.
Solo in alcuni casi o sciamano svolgeva funzioni di sacerdote. Il sacerdote era detentore della formula e del rituale della celebrazione sacra che non erano compiti sciamanici.
Al di là delle sue funzioni curative, lo sciamano è per sua essenza un grande comunicatore con il mondo dello spirito e degli spiriti, un esploratore dell'universo, un interlocutore del lato d'ombra.
INIZIAZIONI
Lo sciamano è scelto dallo spirito e cresce apprendendo le sue arti attraverso numerose iniziazioni. La destrutturazione della sua mente e del suo corpo, la riduzione alle ossa e la successiva ricostruzione. Lo spogliamento di tutto ciò che in lui è vecchio e superfluo.
Spesso l'iniziato è colpito da un fulmine o da un grave malattia dalla quale viene miracolosamente guarito da uno sciamano o da uno spirito guida.
Il suo ciclo vitale e di apprendimento è un ciclo di morte e rinascita: il suo potere si espande frequentando in modo rituale i luoghi di potere della terra. I suoi apprendimenti e le sue funzioni soprattutto sono legate all'esperienza reale della TRANCE ESTATICA, uno stato di visione e di profonda comunione con il Grande Spirito da cui derivano tutti i suoi poteri e ruoli, che riguardano a cura degli esseri umani, degli animali, della terra e dei campi e anche la comunione con gli spiriti, l'esplorazione dei misteri dell'universo, la capacità di muoversi nei mondi inferiori, di bassa vibrazione e oscurità, e di volare nei cieli dei mondi astrali.
Spesso gli sciamani vengono da un lignaggio che si tramanda da padre in figlio o da nonno e nipote, ma in questa epoca si assiste alla diffusione spontanea del fenomeno: una sorta di risveglio della natura sciamanica che in fondo si cela in ogni essere umano, uomo o donna. Probabilmente le esasperazioni dell'epoca industriale hanno prodotto un'epoca post-industriale di recupero e sintesi di elementi arcaici sedimentati nel nostro DNA e , a livello psicologico ed esistenziale, una nostalgia di un'epoca mitica in cui il genere umano parlava con la Terra e col Cielo, mentre ora ci ritroviamo ammutoliti davanti alla TV. Tutto questo lavoro ci arricchisce come esseri umani e ci introduce al nostro potere personale altra ad aprirci nuove frontiere di conoscenza ed esperienza.
LO "SCIAMANESIMO" NELLA CONZIONE DI M. ELIADE
La vocazione sciamanica, non diversamente da altre vocazioni religiose, si manifesta attraverso una crisi, una rottura provvisoria dell'equilibrio fisico e mentale del futuro sciamano.
Tale crisi conduce a quella che viene chiamata a "dialettica delle ierofanie" ossia la separazione radicale tra profano e sacro, per cui o sciamano "muore" per il modo reale e "rinasce" in una dimensione spirituale.
Anche la ierofania più elementare, come ad esempio la manifestazione de scaro in un certo albero o in una certa pietra, sta ad indicare come il sacro si manifesti in ogni elemento: ogni ierofania rivela il sacro nella sua totalità.
Lo sciamano è, allo stesso tempo, mistica, magia e religione nel senso più lato del termine. Ciò che lo caratterizza e lo distingue è il fatto è il fatto di essere una "tecnica dell'estasi".
Molti etnologi hanno usato indifferentemente termini quali: sciamano, medicin-man, stregone o mago per designare certi individui dotati di prestigio magico-religioso.
Certo, lo sciamano è un medicin-man: si ritiene che egli possa guarire, come tutti i medici, e operare dei miracoli ma egli è anche psicopompo (colui che accompagna le anime nell'aldilà), sacerdote, mistico e poeta.
Da "Sciamanismo" di M.Elieade – Edizioni Mediterranee
TEORIA E PRATICA DEL PUNTO DI UNIONE
Ogni essere umano anzi ogni essere vivente si colloca all'interno di un campo chiamato "bozzolo di energia" o aura. Questo campo ha valenze spirituali, psichiche, emozionali, è connesso al tempo stesso con la nostra anima e con l'Universo tramite fasci di energia sensibile e consapevole che la attraversano provenendo da tutte le direzioni.
Secondo Don Juan, nei libri di Castaneda (vedi soprattutto Il Fuoco dal Profondo), esiste un punto preciso ed unico in questo campo che viene chiamato Punto di Unione, e che è visibile agli sciamani. La sua posizione normalmente si trova dietro la scapola destra: viene collocato in quel punto tramite l'educazione perché in realtà nei bambini è molto mobile, permettendo loro di percepire l'Universo in modo molto più ricco di un adulto. L'adeguamento alla "realtà" così come erroneamente concepita e percepita dalla maggior parte degli esseri umani, richiede la fissazione del Punto di Unione (pdu) in quella posizione.
Il pdu sintetizza tutti i fasci di consapevolezza e di percezione di noi stessi e dell'universo che passano per quella data posizione: ne consegue che spostandolo cambia il nostro mondo reale, non solo mentale, di percepire e sentire.
I vari sati psichici ed emozionali, dalla gioia all'angoscia, dalle esperienze spirituali agli stati di confusione, i sogni, la percezione dell'energia, insomma tutto ciò che appare nella nostra psiche dipende dai piccoli spostamenti di pdu. Le esperienze di fuoriuscita dal corpo, i viaggi astrali, le visioni dipendono da spostamenti più profondi e radicali. Quando usciamo dal corpo fisico (exomatosi) il pdu si allontana da noi deformando e allungando il nostro campo di energia, ma rimanendo collegato con un filo che permette il rientro.
LA VIA DEL GUERRIERO
La via sciamanica è definita anche la via del guerriero impeccabile. La guerra cui si allude è una guerra senza sosta contro le energie dell'egoismo e della distruzione dentro e fuori di noi. In realtà il nemico è sempre interno, l'esterno suscita in noi risonanze che ci appartengono tutte.
Il guerriero è colui che si è messo al servizio del mondo dello spirito invece che al servizio del suo ego. È vero che in questo pone il suo io come strumento di esecuzione dei suoi compiti, ma sta bene in guardia che questo non prenda il sopravvento. Il mondo dello spirito parla al guerriero tramite voci e segni, tramite i sogni e le visioni, tramite i suoi spiriti guida. Occorre molto allenamento per distinguere tra le subdole voci del nostro astuto ego e le voci a volte incomprensibili e sconcertanti dello spirito; ma una cosa è certa: l'esecuzione dei mandati del mondo dello spirito produce gioia, divertimento, soddisfazione, crescita da condividere con gli altri; l'esecuzione dei mandati dell'ego produce ansia di successo, stress, competizione e divisioni.
L'unico vero subdolo insistente nemico in questa via è il nostro io basso e accentratore, che vuole manipolare il potere materiale e spirituale che andiamo via via sviluppando.
La via del guerriero richiede compattezza che conquistiamo sviluppando disciplina e volontà e fluidità che conquistiamo mobilizzando tutto il nostro corpo, lasciando cadere blocchi mentali e fisici, ogni tipo di rigidità e ripetitività. Occorre inoltre impadronirsi delle dinamiche degli opposti ovvero andare al di là del bene e del male includendoli entrambi; sviluppando e impadronendosi del proprio lato maschile e femminile.
Questa è una via che richiede di bilanciare la sacralità con l'irriverenza. È importante inoltre raccogliere una adeguata quantità di energia e di potere personale. L'arte di accumulare energia per fini non egoici è una delle arti principali da sviluppare in un guerriero. Solo in presenza di un alto livello di energia si aprono le porte della percezione ed è possibile accedere alle visioni e ai mondi astrali superiori dove la luce e il livello di energia sono altissimi.
Accumulare energia è faticoso, mantenerla è delicato, disperderla facilissimo. Anche le percezioni più elementari, come quelle dell'aura o degli elementari, cioè di fenomeni appartenenti al nostro mondo dimensionale, richiedono alti livelli energetici.
Negli insegnamenti di Don Juan si distingue tra il guerriero sognatore e cacciatore. Mentre il sognatore sviluppa soprattutto la trance e il corpo sognante, l'abilità di muoversi nel sogno e di ottenere la visione, il cacciatore si muove nella dinamica della realtà quotidiana interagendo con essa in modo impeccabile.
LE EMANAZIONI DELL'AQUILA (teoria delle stringhe)
Da libro insegnamenti di Don Carlos e altro
PRINCIPI DELLA CREAZIONE
Per definire la vastità dello spazio e del tempo e per spiegare da dove siamo provenuti e dal perché siamo qui e cosa facciamo, e del perché non riusciamo ad andare dove dovremmo andare dobbiamo stabilire la definizione di Vuoto. Per fare esperienza del Vuoto è necessario fermare la propria mente, prendersi una pausa in modo naturale e guardare con gli occhi fissi e immobili.
- Il Vuoto è vasto.
- Nella sua vastità non c'è nulla (non c'è nemmeno pensiero).
- Nel nulla esistono e coesistono dei potenziali.
Il vuoto sebbene sia un vasto nulla è potenzialmente ogni cosa.
Il Vuoto non ha tempo in quanto il tempo è un potenziale che nasce da esso.
Il Vuoto un giorno contemplò se stesso e nel momento in cui lo fece nacque un momento (Punto Zero), questo è stato il nostro inizio. Questo punto di contemplazione è l'inizio di coscienza ed energia, il Vuoto è il principio Padre/Madre che gli ha dato vita. Da questo punto siamo iniziati.
Nel Vuoto non c'è tempo e non c'è spazio e per quanto ci si muova al suo interno non si va mai realmente da nessuna parte non esistendo tempi e distanze. Il punto originario si muoveva nel Vuoto senza mai muoversi realmente fino al momento in cui contemplò se stesso. Ripiegò tutto su se stesso e creò il punto di contemplazione dividendosi e diventando due(Punto Zero e Coscienza-Specchio).
Tutto ciò che si trova tra i due punti assume le qualità di spazialità e temporalità.
Abbiamo a questo punto tempo distanza e spazio tra Punto Zero e Coscienza-Specchio. Questa zona è il settimo livello del cielo da dove siamo cominciati e dove il tempo per concepire un pensiero e realizzarlo è un istante come il tempo tra i due punti.
Volendo andare oltre il Punto Zero volle di nuovo contemplare se stesso ma adesso aveva fuori di sè qualcosa di mobile, la Coscienza-Specchio, e quindi ordinò a quest'ultima di fare lo stesso, di contemplare sè stessa. Quello che fanno è collassare il tempo creando la sesta realtà con un tempo più lento del precedente perché maggiore è la distanza dal Punto Zero. Il processo continua con continui rimbalzi della Coscienza-Specchio fino ad arrivare alla prima realtà formando una piramide (vedi fig.).
A questo punto abbiamo dei livelli e in ogni livello la distanza tre le "due mani" è maggiore poiché ogni contemplazione è un'espansione, quindi in ogni livello c'è una realtà diversa. Il Punto Zero in tutto ciò, non si muove mai.
Attraverso il disegno della piramide, o Triade, capiremo le interazioni esistenti tra spazio e tempo e i vari livelli di energia, vedremo raffigurati i pensieri della creazione.
Le linee orizzontali rappresentano le linee del tempo.
La linea discendente rappresenta l'Involuzione (come la coscienza si posta di livello in livello sempre più in basso), le realtà ad ogni livello hanno la medesima densità, aspetto, ovvero vibrano alla stessa frequenza. Ogni livello ha un determinata frequenza. E noi ci troviamo al 1° con frequenza in Heartz.
I 7 livelli coesistono nello stesso luogo dimensionale e spazio temporale benché noi non riusciamo a percepire gli altri livelli se non arrivando ad assumerne la frequenza, non percepire una realtà di un livello superiore al nostro non significa però che non esista.
Tutto nella piramide avviene all'ombra del Punto Zero e accade all'interno dello stesso tempo e spazio, ma spazio e tempo assumono diverse vibrazioni a ogni livello espandendosi o contraendosi in base alle possibilità. Si può "abitare " un determinato piano solo vestendone le specifiche vibrazioni.
Lo Spirito nasce dal Vuoto. Per esistere ad un livello del tempo deve rivestirsi di vesti fatte di quel tempo.
IL MOVIMENTO OSCILLATORIO DELLA COSCIENZA-SPECCHIO
La coscienza oscilla tra il futuro, il presente e il passato, elaborando sogni che diventeranno la nostra realtà.
L'OSSERVATORE COLLASSA I CAMPI DI ENERGIA
Siete immersi in un campo di potenziali. Il pensiero influenza il campo attraverso l'Osservatore nella vostra testa. Se voi divenite l'Osservatore e avete un pensiero nel lobo frontale, allora influenzate il campo. Tutta la materia, tutta la massa, dove sedete, cosa indossate, ciò di cui è fatto il vostro corpo, tutto è fatto di particelle subatomiche che vengono influenzate attraverso l'osservazione. Finchè ignorate il campo esso riamane inerte ossia voi non lo attivate, nel momento in cui vi focalizzate su ciò che è occulto svelate ciò che è occulto.
Ora, coscienza ed energia creano la natura della realtà. Ogni oggetto solido è reso solido dal creatore di quell'oggetto e il creatore di quell'oggetto concorda con il fatto che sia solido così esso rimane solido.
Nella realtà quantica, nel momento in cui non osservate più la vostra stanza essa si dissolve ma appena aprite gli occhi il vecchio programma la ricostruirà istantaneamente.Non si può imbrigliare il vento!

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